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CHE COS’È MIND?

 

MIND è l’acronimo di Mountains INside the Mountain, progetto di rilevante interesse nazionale che indaga narrazioni, dinamiche e percorsi di sviluppo nelle montagne italiane offrendone letture nuove. Una ricerca di tre anni per ricostruire processi socio-economici, demografici e culturali e restituire un quadro interpretativo attuale delle Terre Alte.

 

MIND è coordinato dal professor Mauro Pascolini, geografo dell’Università degli Studi di Udine e conta una rete di Atenei Italiani che dal 2022 lavorano in sinergia. Le Università che costituiscono la rete MIND sono l'Università del Molise, l'Università dell'Aquila, l'Università IULM di Milano, la Sapienza Università di Roma, l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, l'Università IUAV di Venezia e l'Università degli Studi di Udine.

OBIETTIVI MIND

L’obiettivo generale della ricerca è quello di restituire in chiave problematica, interpretativa e costruttiva la situazione della montagna italiana di oggi, con una lettura sincronica dei processi in atto.

Per l’area appenninica verrà applicata anche una lettura diacronica che permetta di ricostruire le dinamiche socio-economiche, demografiche e culturali che l’hanno contrassegnata nel tempo, per poter contestualizzare la situazione attuale. Per il territorio alpino questa operazione sarà affidata alla vasta letteratura esistente, integrata da ulteriori analisi condotte dalle Unità Operative.

La ricerca permetterà di cogliere i processi in atto, sia positivi che negativi: da quelli ben noti dello spopolamento e dell’abbandono a quelli più recenti dei nuovi abitanti; da quelli tipici delle logiche di dominazione della montagna, come la speculazione edilizia e la crescita della ricettività turistica tradizionale, a quelli che rivelano processi produttivi endogeni e innovativi. 

Il secondo livello di lettura su scala regionale avrà l’obiettivo di studiare le caratteristiche dei ‘nuovi montanari’ e della ‘nuova montagna’, analizzando i nuovi fenomeni di ri-colonizzazione e riappropriazione degli spazi montani, dove i nuovi montanari hanno background diversi e quindi esprimono diverse esigenze e determinano differenti dinamiche sociali e relazionali.

Il percorso condotto dalle singole Unità Operative si muoverà dalla macro-scala alla micro-scala e viceversa, proponendo di contribuire alla governance delle strutture regionali e sub-regionali e alla gestione territoriale. L’intento è quello di cogliere eventuali innovazioni negli approcci al tema dello sviluppo della montagna, che possano concretizzarsi nella costruzione di nuovi strumenti di lavoro e di processi decisionali.

METODO MIND

La ricerca utilizza un approccio multi-scalare: si procede analizzando i territori da una scala macro-regionale per poi scendere nel dettaglio lavorando su delle aree prescelte (sub-regionali), per poi concentrare l’attenzione su alcuni casi specifici che permettono di indagare particolari dinamiche e fenomeni.

L’individuazione della scala macro-regionale permette di procedere a effettuare analisi comparative tra i diversi territori, mentre la scala sub-regionale necessita di metodi di ricerca qualitativa, sul campo, per indagare gli attori locali, le scelte abitative, professionali, di mobilità, per assegnare un volto e una voce ai processi che comunicano i dati.

La metodologia d’indagine è articolata principalmente in due fasi di lavoro.

La fase di raccolta iniziale prevede la raccolta, l’elaborazione e l’analisi della letteratura, delle norme e dei dati che permettono di delineare lo scenario socioculturale del territorio sotto indagine. 

La fase on field prevede incontri, testimonianze raccolte tramite interviste nei territori oggetti di analisi. I soggetti intervistati sono sia testimoni privilegiati come esponenti dell’associazionismo, leader comunitari, rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle professioni e dell’economia ma anche cittadini e altri possibili attori di livello nazionale e internazionale.